Mordecai Richter – La versione di Barney (libro)

Trama

Barney Panofsky è un ebreo canadese benestante. Ha vissuto intensamente ma è tormentato dal ricordo dell’amico “Boogie“, scomparso qualche decennio addietro in circostanze mai chiarite mentre si trovavano insieme in un cottage sul lago, entrambi ubriachi. L’episodio, oltre a minare l’immagine pubblica di Barney, aveva proiettato l’ombra angosciante del dubbio sulla sua coscienza.  Quando a distanza di anni un comune amico pubblica un libro in cui rivanga l’episodio e lo accusa più o meno apertamente di omicidio, Barney, ormai ultrasessantenne e malato, decide di difendere la propria reputazione e il proprio onore scrivendo la sua “versione” dei fatti.

Ne esce una autobiografia confusa, un fiume in piena di aneddoti, rapporti umani, rivelazioni imbarazzanti, retroscena gustosi, amicizie straordinarie, matrimoni e un grande, devastante amore per la donna della sua vita. Il tutto sullo sfondo di Parigi, New York e Montreal.

Barney è deliziosamente disonesto con se stesso e con i lettori: modella e rielabora i ricordi per renderli aderenti alla propria visione del mondo, mescola realtà e fantasia, farsa e tragedia, commedia e dramma. Soprattutto racconta la storia di un personaggio sempre sopra le righe, provocatorio e cinico, fuori misura in tutte le situazioni, ma dotato di umanità e tenerezza straordinarie.

Note del Ceo

E’ stato un libro di moda qualche tempo addietro ma non lasciatevi scoraggiare e dategli fiducia. La lettura si snoda lungo un percorso accidentato dai vuoti di memoria di Barney, dalle sue manipolazioni della realtà, dalla confusione tra passato e presente, tra memoria e desiderio. Per chi riesce a superare gli apparenti ostacoli iniziali, la ricompensa è lauta: Mordecai Richler dipinge un quadro d’insieme confuso e difficile da ricomporre, ma pieno di dettagli che fanno vibrare emozioni profonde, divertendo e coinvolgendo il lettore ad ogni pennellata. E’ uno di quei libri che o si amano o si odiano, senza mezze misure. Per chi ama le sfumature romantiche l’amore travolgente per la terza moglie, Miriam, è una pillola di dolcezza e passione davvero deliziosa.

PS: se siete interessati ad alcune considerazioni sulla trasposizione cinematografica del romanzo, cercate la recensione in questo stesso blog. La troverete nella categoria Cinema, oppure utilizzando il motore di ricerca del sito (sulla side bar a destra) o infine, se siete proprio pigri, cliccando QUI.

Un paio di citazioni dal libro

La verità è che di tanto in tanto adoro ritirarmi nel cottage, la scena del mio presunto assassinio, e aggirarmi con un bicchiere in mano per le stanze vuote dove un tempo risuonavano le risate di Miriam e gli strilli gioiosi dei bambini. Sfoglio i vecchi album di fotografie, tirando su col naso come un vecchio rimbecillito.

 

Miriam no, Miriam mi parlerebbe. Chissà, forse riderebbe dei miei tormenti. Magari queste stanze tornassero a riempirsi delle sue risate. Del suo profumo. Del suo amore. Il problema è che molto probabilmente risponderebbe Blair, e l’ultima volta quel bastardo spocchioso mi ha mandato tutto di traverso. “Vorrei parlare con mia moglie” gli ho detto.”Non è più tua moglie, Barney. E tu in compenso sei ebbro”.”Ebbro”. Certo, cos’altro può dire uno come lui. “Intendi sbronzo? Ovvio che sono sbronzo. Sono le quattro del mattino”.”E Miriam dorme”.”Ma guarda che è con te che volevo parlare. Vedi, Blair, stavo facendo pulizia nei cassetti, e mi sono venute per le mani certe magnifiche foto di nudo che avevo fatto a Miriam quando stavamo insieme. Mi chiedevo se non sarebbe stato più giusto che le tenessi tu. Così, tanto per sapere com’era da giovane”.”Sei uno schifoso”. E su questo ha riattaccato. Non del tutto falso. Comunque, schifoso o no, mi sono fatto un tip tap in giro per la stanza, con un bicchiere di Cardhu in mano».

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*