Madrid – Diario di Viaggio (Parte II)

Angolo del Ceo - Puerta del Sol

Intro

L’incontro con Madrid è stato folgorante: non esserci mai stato era una grave lacuna nel mio personale taccuino di turista della domenica; poi dal 2022 ho avuto la fortuna di potermici recare più volte in pochi mesi e la capitale Spagnola è salita prepotentemente sul podio delle città più belle e coinvolgenti che abbia mai visitato. Sia dal punto di vista architettonico che da quello culturale, turistico e umano. C’è tantissimo da vedere, gustare, vivere. Ogni giorno. Fino a tarda notte.

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Ma veniamo alle indicazioni per i miei venticinque lettori: in questo secondo capitolo troverete indicazioni su luoghi da visitare ed esperienze da fare.

Come al solito si tratta di impressioni di viaggio assai personali e soggettive, arricchite di link (laddove disponibili) e di alcune “chicche del Ceo”, ovvero dettagli relativi a luoghi o esperienze che ho potuto apprezzare in prima persona e delle quali mi piace l’idea di condividere il ricordo. Il valore di queste chicche è, nemmeno a dirlo, inestimabile. Istruzioni per l’uso:

  • Link: se cliccate sui nomi o sulle parole colorate in rosso amaranto e sottolineate, si aprirà il relativo link (ammesso che tutto funzioni correttamente).
  • Chicche del Ceo: le trovate in questo formato. Sono preziosissime: fatene buon uso, fortunelli.

In caso di viaggio a Madrid, se avrete seguito i miei consigli (non vedo alternative…), ringraziatemi pure nei commenti.

Madrid – Cosa fare e cosa vedere

Preparatevi a camminare parecchio e a lasciarvi conquistare: visitare Madrid da turisti è davvero tanta roba. Se non avete molto tempo (l’ideale sarebbe un weekend lungo) conviene selezionare attentamente le mete sulla base delle vostre preferenze personali, oppure pianificare un impegnativo tour a tappe forzate.

In questo post ho cercato di tracciare una sorta di percorso ideale che parte dalla Gran Via per arrivare al Parque del Retiro, attraversando i barrios più caratteristici, con alcune appendici.
I musei saranno trattati a parte.

Pronti per il tour?
Premuratevi di indossare scarpe molto comode…

La Gran Vía

Inizio da Calle Gran Vía semplicemente perché, nella gran parte dei casi, è fra le prime tappe di esplorazione della capitale spagnola da parte dei turisti. Si tratta di una delle arterie principali della città, che taglia trasversalmente tutto il centro, da Plaza de España fino quasi alla Puerta de Alcalà.

È famosa per i negozi di moda e soprattutto per la grande quantità di cinema e teatri che ospita, tanto che la parte finale (da Callao a Plaza de España) viene spesso indicata come la Brodway madrileña, con tanto di enormi insegne e schermi pubblicitari animati.

Al di là delle luci e dei negozi, percorrerla è davvero una esperienza piacevole sia perché sempre frequentatissima, a tutte le ore, sia per via dei maestosi palazzi che vi si affacciano. Anche l’occhio vuole la sua parte e come biglietto da visita della città direi che è senz’altro interessante. Consiglio di percorrerla a piedi sia di giorno che di sera, per vederla in entrambe le vesti.

Angolo del Ceo – Gran Via Madrid

Chicca del Ceo: Malasaña e il Microteatro – Per chi vuole vivere una esperienza particolare, consiglio almeno una visita al Microteatro, nel barrio Malasaña (subito dietro la Gran Via, adiacente a Chueca). Il quartiere è noto per il fermento culturale espresso fin dagli anni ’80 ed è stato uno dei centri pulsanti della movida madrileña. Il nome ufficiale di questa zona è barrio Universidad, ma nella nomenclatura popolare è cambiato in ricordo di Manuela Malasaña una giovane eroina che morì opponendosi all’invasione delle truppe francesi il 2 maggio 1808. Il quartiere è pieno di teatri, librerie, esposizioni d’arte e locali di ogni tipo.

Tra gli altri, appunto, consigliatissimo il Microteatro.

Si tratta di un locale in cui godersi tapas e cerveza, ma il vero punto di forza è al piano interrato: in cinque piccole stanze vanno in scena pièce teatrali della durata di 15 minuti circa, con gli attori che recitano a pochi cm dal pubblico. Davvero godibilissime, nonostante il mio spagnolo maccheronico.

L’ho scoperto grazie all’amico Paco, madrileño doc e fenomenale conoscitore della città. In cartellone ci sono anche micro-musical e spettacoli dedicati ai bambini, basta scegliere guardando le locandine in vetrina e prenotarsi alla cassa. La sera ci sono due fasce orarie (20-22 e 22-24), il prezzo è più che abbordabile e il divertimento assicurato.

Date retta al Ceo, fateci un salto: sono certo che mi ringrazierete.

Angolo del Ceo – Microteatro a Madrid (Gracias, Paco…)

Plaza de España

Si trova vicino al Palacio Real, alla confluenza fra Gran Via e Calle Princesa, due importanti arterie del centro di Madrid. La piazza è davvero grande (70mila mq) ed è una delle più celebri della città.

E’ stata riaperta nel novembre del 2021 dopo una profonda ristrutturazione durata due anni e mezzo, a seguito della quale gran parte dello spazio è stato destinato ai pedoni, con giardini, alberi, fontane e giochi per bambini. Vi incontrerete artisti di strada e tanta gente che passeggia.

Al centro della piazza si trova il celeberrimo monumento a Cervantes, che raffigura ovviamente Don Chisciotte e il suo fedele scudiero Sancho Panza.

Angolo del Ceo – Plaza de España (Madrid)
Photo by Carlos Delgado (“Carlos Delgado; CC-BY-SA”) taken from Wikipedia – Used here without monetization purposes .(https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Plaza_de_Espa%C3%B1a_de_Madrid_-_02.jpg)

 

Angolo del Ceo – Plaza de España: Monumento a Cervantes

Suggerimento del Ceo: al di là dei ricordi scolastici e dell’ovvio invito a leggere Don Chisciotte della Mancia (“El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha”, in originale), probabilmente la più famosa opera letteraria spagnola, il mio suggerimento è quello di godervi il monumento ascoltando la canzone Don Chisciotte”, di Francesco Guccini (album Stagioni, anno 2000 – Link a YouTube QUI). Un brano meraviglioso: se avete la giusta sensibilità e vi lasciate coinvolgere da una dose di romanticismo, sono certo che l’ultima strofa vi regalerà un’emozione particolare, di fronte a queste statue. 
Fatemi sapere.

Chicca del Ceo: se la stagione è favorevole vi propongo una capatina al 360° Rooftop Bar, sul tetto dell’hotel RIU, che affaccia proprio su Plaza de España. L’ingresso (sul retro) costa 10€ ma un pranzo a base di tapas con vista su tutta Madrid è senz’altro una esperienza da raccomandare. Per chi non soffre di vertigini ci sono ponti in vetro da attraversare e un balcone totalmente trasparente sospeso sulla piazza, gettonatissimo per le foto.

Angolo del Ceo – Riu 360° Rooftop Bar

Templo de Debod

A pochi passi da Plaza de España, è possibile visitare il Tempio egiziano di Debod, che risale al II secolo a.C. È stato regalato dall’Egitto come ringraziamento per l’aiuto fornito dalla Spagna nell’opera di salvataggio del tempio di Abu Simbel, in pericolo per via dei lavori per la costruzione della diga di Assuan. (NB: all’ Italia per lo stesso motivo fu regalato il tempio di Ellesija, oggi visitabile al museo Egizio di Torino)

La visita al tempio è gratuita (ma mettete in conto di trascorrere un po’ di tempo in coda per entrare). Vale la pena di fare una piacevole passeggiata rilassante anche nei giardini che lo circondano, spesso frequentati da artisti di strada, famigliole e coppiette di innamorati.

Angolo del Ceo – Templo de Debod
Photo by jiuguangw (https://www.flickr.com/photos/jiuguangw/8020971372/), used here without monetization purposes.

Palacio Real

Tappa obbligata a Madrid, si trova anch’esso a pochi passi da Plaza de España. Rappresenta la residenza ufficiale della monarchia Spagnola, anche se non vi abita la attuale famiglia reale. Il palazzo è maestoso, bellissimo da tutte le angolazioni. La piazza d’armi è enorme e il complesso composto da Palacio Real, Cattedrale dell’Almudena e Belvedere della Cornisa, ovvero la terrazza che affaccia sui Giardini di Campo del Moro, permette di passare qualche ora (visita compresa) immersi tra la storia e la bellezza.

Il mio suggerimento è senz’altro di prenotare via web la visita al Palacio Real e di acquistare l’audioguida, per apprezzare al meglio la ricchezza e i dettagli delle sale principali (ne contiene oltre 3000…).

Chicca del Ceo: all’interno del Palacio Real, è possibile godere anche di una graditissima sorpresa. Tra le sale visitabili infatti, ce n’è una dedicata all’esposizione di un quadro d’eccezione: la Salomé con la testa del Battista di Caravaggio, in versione restaurata. Il tutto compreso nel biglietto di ingresso a Palazzo.
Scusate se è poco.

Angolo del Ceo – Palacio Real y Catedral de la Almudena

 

Mercado San Miguel

Risalendo da Palacio Real lungo la Calle Mayor, vi godrete una via piena di locali, negozi e ristoranti. Soffermatevi se potete ad ammirare la deliziosa Plaza della Villama prima di arrivare…

Chicca del Ceo:   lungo il percorso guardatevi bene in giro e scoverete El Vecino Curioso, una statua di Salvador Fernandez-Oliva che raffigura una sorta di “umarèl” appoggiato alla ringhiera ad osservare i resti dell’antica Iglesia de Santa Maria de la Almudena. Dicono che toccargli il sedere porti fortuna; se non siete superstiziosi, comunque, porgetegli almeno un saluto da parte del Ceo. Se vi piacciono queste tipologie di installazioni, a Madrid ne troverete altre: cliccate QUI (e continuate a leggere…).

Angolo del Ceo: Plaza de la Villa (Madrid) e El Vecino Curioso, uno statuario amico del Ceo

Proseguendo ancora fino alla piazza successiva, troverete alla vostra destra il celebratissimo MERCADO SAN MIGUEL. È il più famoso mercato gastronomico di Madrid, riconoscibile per la sua caratterisica architettura in ferro. Ospita circa 10 milioni di visitatori ogni anno e al suo interno è possibile lasciarsi inebriare da profumi, colori e sapori di ogni tipo. Tapas varie, pesce, frutti di mare, Jamón iberico, frutta, verdura, dolci, formaggi, vini, ostriche, champagne.

Ovviamente se vi fermate a pranzare o cenare (a me è capitato fino a ben oltre la mezzanotte) finirete per pagare un conto più caro che in altre zone della città, ma ne vale senz’altro la pena.

Angolo del Ceo – Mercado San Miguel

Plaza Major

Proseguendo ancora, oltre il Mercado San Miguel, vi troverete dopo pochi passi in Plaza Major, dove si chiude il giro per il quartiere Austrias di Madrid. Si tratta di una piazza a pianta rettangolare davvero enorme, circondata da splendidi palazzi sul tono del rosso. Uno degli edifici più belli è la Casa de la panaderia, oggi sede dell’Ente per il turismo di Madrid. La piazza ha nove porte di accesso, la più famosa delle quali è senz’altro l’Arco de Cuchilleros, caratteristico per il forte dislivello del passaggio.

È un luogo sempre frequentatissimo da turisti e pieno di artisti di strada. Nei dintorni troverete molti locali in cui degustare un bocadillo de calamares, e nelle vicinanze si trovano alcuni dei ristoranti più tradizionali e antichi di Madrid (vedi Madrid – Diario di Viaggio, Parte I).

Angolo del Ceo – Plaza Major (Madrid)

Puerta del Sol

Superata Plaza Major si entra nel quartiere Sol, il vero cuore di Madrid. Puerta del Sol dal 2022 è in ristrutturazione (e lo sarà probabilmente anche per buona parte del 2023) ma rimane una delle piazze più vive del centro, il fulcro da cui si propaga la movida madrileña. È immediatamente riconoscibile per la forma allungata, la celebre insegna pubblicitaria di Tio Pepe, la statua di Carlo III di Spagna e il palazzo della posta, la cui campana batte la mezzanotte durante i festeggiamenti del capodanno a Madrid.

Immancabili due foto: una sotto la statua dell’Orso e del Corbezzolo, simbolo di Madrid, e l’altra con il piede poggiato sulla targa che segna il Chilometro Zero, ovvero il punto di partenza di tutte le strade radiali della Spagna.

Angolo del Ceo – Puerta del Sol

Plaza Santa Ana

Da Puerta del Sol vale senz’altro la pena di fare una deviazione per visitare Plaza Santa Ana, il cuore pulsante di Barrio de Las Letras, il quartiere letterario di Madrid. Gironzolando di giorno, soprattutto in Calle Huertas, potrete leggere e fotografare sul pavimento stradale molte citazioni di famose opere letterarie spagnole, scritte con lettere dorate.

Angolo del Ceo – Barrio de las Letras (gracias Juan…)

Tornando a Plaza Santa Ana, invece, qui l’impulso letterario si trasforma un un fascinoso mix tra teatro, movida, architettura e folklore.

Due lati della piazza sono costituiti da edifici storici: il Teatro Español (ex Teatro del Principe), che con oltre quattro secoli di storia è uno dei più importanti di Madrid, e l’Hotel ME Madrid Reina Victoria, probabilmente uno dei palazzi più fotografati di Madrid, per la sua bellezza e per la splendida illuminazione serale. Le statue dello scrittore Pedro Calderón de la Barca e del poeta Federico García Lorca decorano la piazza, rivolte verso la facciata del teatro.

Per gli appassionati di Flamenco (e i cinefili), accanto alla piazza trovate anche il Tablao Flamenco 1911 (vi ricordate Tacchi a Spillo, di Almodóvar?), locale con una straordinaria facciata esterna tutta decorata con azulejos e rilievi in ceramica, in cui si può assistere a performance di livello, con tanto di cena o cocktail (come prevedibile, il tutto non propriamente a buon mercato…). Come alternativa più semplice ed economica, a pochi metri da qui trovate ottime tapas alla consigliatissima La abaceria del principe (vedi Madrid – Diario di Viaggio, Parte I).

Chicca del Ceo: Il suggerimento del Ceo è quello di visitare il Barrio de Las Letras di giorno, ma di ricavare il tempo per tornarci la sera, occupando uno dei tanti tavolini all’aperto per respirare con calma l’atmosfera rilassata e affascinante di questo luogo magico, che fonde letteratura, teatro e bellezza. Se poi volete proprio esagerare potete optare per un cocktail al Radio Rooftop Bar dell’hotel e godervi una vista mozzafiato sul centro storico della città.

Angolo del Ceo – Plaza Santa Ana

Barrio Lavapiés 

Continuando lungo questo percorso ideale, da Plaza Santa Ana, la tappa successiva è Lavapiés.
Il nome del quartiere deriva da una fontana utilizzata in tempi antichi dagli ebrei per lavarsi i piedi prima di entrare in sinagoga.

Oggi è un quartiere multietnico abitato da immigrati e molto di moda anche tra studenti e artisti, per la sua vivacità culturale, i murales, i mercati, la movida notturna e, non ultimo, per la particolare offerta gastronomica: troverete ristoranti, bar e locali etnici di ogni tipo, generalmente declinati in salsa semplice (niente ambienti raffinati e menu sofisticati), con prezzi economici.

Quello a Lavapiés è una sorta di viaggio nel viaggio: in pochi metri passerete dai maestosi palazzi del centro di Madrid ad un mondo del tutto diverso sia dal punto di vista architettonico che antropologico.

Angolo del Ceo – Locali Etnici a Lavapiés

Da segnalare nel quartiere: La Tabacalera, un centro artistico ricavato da una antica fabbrica di tabacco, La Casa Encendida, un centro sociale e culturale, e il mercato gastronomico coperto Mercado de Antón Martín, col suo enorme murale sulla facciata arancione, specializzato in frutti di mare e cucina di strada internazionale.

Per i cacciatori di murales, Lavapiés è una vera pacchia con la possibilità di immortalare anche opere di artisti famosi: vi suggerisco in proposito di leggere (e godervi con gli occhi) questo articolo (LINK) di Beatriz Lagos,  ben fatto e corredato di splendide fotografie.

Chicca del Ceo: se siete in zona, raccomando una pausa, possibilmente lenta, al Cafè Barbieri. Dal 1902 le atmosfere tra il bohémien il decadente di questo locale sono arrivate direttamente ai giorni nostri. Potrete gustare torte, caffè, infusi, tè e frullati immersi tra soffitti alti, velluti, tavoli antichi, specchi e cristalli. Sarà come viaggiare un po’ nel tempo. I prezzi sono un po’ più alti rispetto alla media di Lavapiés, ma ne vale la pena.

El Rastro

Adiacente a Lavapiés (sconfinando in barrio Embajadores) si svolge in tutte le domeniche e i festivi El Rastro, un tradizionale mercato all’aperto molto amato dai madrileni: verso l’ora di pranzo si fa fatica a camminare tra le centinaia di bancarelle che occupano piazze e vie.

È una specie di mercatino delle pulci, ma vi potrete trovare praticamente qualsiasi cosa: mobili vintage, oggetti da collezione, libri antichi, cose usate, artigianato, abbigliamento, elettronica, di tutto un po’. Se vi trovate a Madrid di domenica fateci un salto: l’atmosfera vivace e colorita di questo mercato non vi deluderà.

I Musei

Ai musei di Madrid verrà dedicato un post specifico, quindi a questo punto del percorso saltiamo oltre il Reina Sofia, fingiamo di non vedere il Prado e il Thyssen-Bornemisza e passiamo direttamente ad Atocha e al Parquedel Retiro (per gli appassionati di botanica adiacente al Retiro c’è il Real Jardín Botánico de Madrid).

Atocha

La stazione dei treni di Madrid è anch’essa un punto di interesse per la sua particolare architettura e concezione. A seguito di un ammodernamento alla fine del XX secolo, all’interno della stazione è stato installato un giardino tropicale di 4mila metri quadrati, incorniciato da una caratteristica struttura in ferro e vetro.

Vale la pena di fare quantomeno una rapida visita: l’abbinata tra ferrovia e serra/giungla stupisce piacevolmente.

PS: Già che siete lì, passate a salutare un altro statuario amico mio: l’agente di vendita cui ha reso omaggio lo scultore Francisco López Hernández (“Homenaje al agente comercial”).

Angolo del Ceo – Estación de Atocha

 

Parque del Retiro

Si estende per circa 120 ettari ed è perfetto per passeggiare in mezzo alla natura, rilassarsi o fare sport (corsa e pattinaggio su tutti). Il Parco del Retiro contiene al suo interno un lago (Estanque Grande), ottimo per prendere il sole o noleggiare una barchetta a remi, e un paio di altri punti di interesse: il Palacio de Velázquez e il Palacio de Cristal, entrambi utilizzati come sale espositive.

Dal 2021 il parco, insieme al Paseo del Prado, è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità. Dopo le lunghe passeggiate per visitare Madrid, questa oasi verde è l’ideale per riposare le gambe e rilassarsi un po’.

Angolo del Ceo – Parque del Retiro: Palacio de Cristal e dintorni

Vi siete ritemprati abbastanza, sdraiati sulla soffice erba del Parco del Retiro?
Bene, è tempo di ripartire…
Godetevi il Paseo del Prado, poi avete due strade per chiudere il cerchio (se possibile percorretele entrambe, durante la vostra permanenza):

  • dalla Fuente de Neptuno risalite lungo Plaza de la Cortes, coi suoi splendidi edifici e il Congreso de los Diputados, fino a tornare a Sol.
  • dalla successiva, splendida Fuente de Cibeles, fate tappa alla Puerta de Alcalà e poi risalite lungo Calle de Alcalà, fino a riprendere la Gran Via.

Lungo quest’ultima direttrice, se volete fare uno spuntino in una piccola oasi verde e silenziosa nel pieno centro di Madrid, recatevi al Bocanegra Madrid (gracias, Paco…): potrete sedervi comodamente all’aperto a degustare tapas, un caffè una bruschetta, leggere un libro o quel che volete, godendovi una pausa dai mille stimoli della città.

Bene, ora siete pronti per Chueca.

Chueca

Il quartiere di Chueca è uno degli epicentri della movida, in cui trovare divertimento e moda. Da alcuni anni ormai è diventato l’emblema della comunità LGBTQIA+, della libertà sessuale, artistica e di espressione, ed è perfetto per passare una serata piacevole. In ogni strada è possibile trovare negozi caratteristici di vario tipo e locali per una cena o un dopo cena rilassato e colorito. Il tutto in una atmosfera di grande tolleranza e diversità.

Tra i locali più noti è il caso di citare lo storico Museo Chicote, premiato più volte come bar migliore d’Europa. Si trova proprio sulla Gran Via, tra le sue mura sono passati divi di Hollywood e Ernest Hemingway ed oggi ospita spesso famosi DJ e personaggi di spicco del mondo dell’arte e della cultura di Madrid. Altra tappa interessante per un tuffo dentro l’universo enogastronomico, o anche semplicemente per un aperitivo, è il rinomato Mercado San Antón in questo mercato coperto troverete tapas e cibi locali di ogni tipo, locali di show cooking e sul rooftop un ristorante-terrazza alla moda.

Plaza de Toros

Al di là delle legittime e rispettive posizioni di ognuno rispetto alle corride, parliamo senza dubbio di un punto di interesse importante della città e di una testimonianza delle tradizioni e della cultura spagnola.

La Plaza de Toros de Las Ventas è la più importante e prestigiosa della Spagna. Si tratta di una imponente struttura circolare, con capienza di 26mila persone, ubicata nel quartiere Salamanca (raggiungibile comodamente in metro dal centro). La stagione della tauromachia inizia a marzo e finisce a dicembre, ma la struttura e il museo sono visitabili tutto l’anno.

Angolo del Ceo – Plaza de Toros de Las Ventas

Stadio Santiago Bernabeu

Un breve cenno dedicato agli amanti del calcio: è lo stadio della squadra più titolata del mondo (la bacheca del Real Madrid conta, tra i tanti trofei, anche una impressionante parete dedicata alle 14 Champions League vinte fino al 2023). Per gli appassionati vale senz’altro una visita. Il Santiago Bernabeu è in fase di ristrutturazione (i lavori dovrebbero terminare a dicembre 2023) ma è possibile visitare sia il campo che il museo e lo shop, preferibilmente prenotando il biglietto on line in modo da saltare le code.

Angolo del Ceo – Stadio Santiago Bernabeu

Digressione calcistico/storica/nostalgica
Per i meno ggiOvani c’è un motivo in più per visitare il Santiago Bernabeu: è stato il teatro della inaspettata, indimenticabile, epica vittoria italiana ai campionati del mondo di Spagna 1982.

  • Quelli di Bearzot, delle polemiche furibonde, del primo silenzio stampa nella storia della Nazionale, dell’incredibile impresa degli azzurri contro l’Argentina di Maradona e il Brasile di Zico.
  • Quelli dei caroselli di entusiasmo per le strade di tutte le città, degli italiani che rialzano la testa e gioiscono insieme dopo l’austerity e gli anni di piombo.
  • Quelli della finale di Bearzot, Zoff, Gentile, Cabrini, Bergomi, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Oriali, Graziani (subentrati Altobelli e Causio). E dell’arbitro Coelho.
  • Quelli di Pablito Rossi, del tifo travolgente di italiani e spagnoli per gli azzurri, dell’urlo iconico di Tardelli in finale, dell’esultanza irresistibile del presidente Pertini, dello scopone in aereo.

No no, non sto piangendo… Mi sono solo entrati nell’occhio una coppa del mondo e una botta di affettuosa nostalgia per un’Italia che non c’è più… 

Angolo del Ceo – Italia Mundial 1982
Pictures from web: credits/copyright to the owners of the photos, used here without monetization purposes.

Conclusioni

Il secondo capitolo del diario di viaggio, quello più corposo in termini di contenuti, termina qui.

Spero di aver trasmesso l’entusiasmo e il fascino che questa splendida capitale europea ha esercitato su di me. Ovviamente la mia è solo una parziale sintesi guidata dal mio gusto, dalle mie inclinazioni e dalle mie ispirazioni: sono certo che ogni viaggiatore potrà trovare angoli e sfumature diverse da apprezzare.

Un ringraziamento particolare a Paco e Luigi e a tutti gli altri amici spagnoli per i preziosi suggerimenti durante le mie visite: senza di loro non sarebbe stata la stessa cosa.

CONTINUA (…)

Il Diario di viaggio a Madrid continuerà con un ultimo capitolo dedicato ad alcuni fenomenali musei della città. Stay tuned!

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