New York – Diario di viaggio (parte terza)

Terza ed ultima parte del diario di viaggio alla scoperta della Grande Mela, della città che non dorme, dell’ombelico economico e culturale del mondo occidentale, della meta preferita, ogni anno, da milioni di turisti, di ogni parte del mondo. Tutto il resto è noia.

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Financial District

La borsa, il mitico Stock Exchange, la leggendaria Wall Street, il Charghing Bull, i luccicanti grattacieli in vetro e acciaio delle società finanziarie e delle banche: sono tutte icone del nostro immaginario che fanno parte del mito di NYC, quindi una visita è d’obbligo.

The charging bull: a proposito della celeberrima scultura bronzea del toro, ormai simbolo internazionale della borsa americana e dei mercati finanziari in generale, cui tutti i turisti vanno a toccare gli attributi (gesto considerato di buon auspicio), è interessante sottolineare un paio di curiosità. La scultura è di un artista italiano (Arturo di Modica), che l’ha creata e piazzata in loco senza alcun permesso in una notte del 1989, per simboleggiare l’energica reazione dell’economia americana al crollo della borsa del 1987. Nonostante la mancata autorizzazione, il toro non è mai stato rimosso ed è divenuto il simbolo del potere finanziario e del capitalismo americano.

Highline & Chelsea Market

Una vecchia linea ferroviaria sopraelevata in disuso e una buona idea per recuperarla. Questa la ricetta che ha dato vita alla Highline, un parco urbano lineare davvero godibile e alla riqualificazione di tutte le aree circostanti. In sostanza si tratta di una passeggiata panoramica su un percorso in legno pieno di piante, cespugli e arbusti selezionati per il loro valore estetico. Il camminamento è disseminato di sdraio e panchine per riposarsi o fermarsi a leggere e d’estate ci sono zone pavimentate bagnate con acqua corrente (per chi vuole rinfrescarsi a piedi nudi).

Già che siete in zona, visitate il Chelsea Market, un bellissimo mercato coperto ubicato proprio sotto la Highline. Vi troverete decine di negozi per lo shopping o per risolvere i pasti, incastonati in un contesto davvero caratteristico. Per gli amanti della gastronomia ittica suggerisco una visita a “The lobster place”, un mega store di pesce che potete farvi cuocere al volo e consumare lì per lì, tipo street food. Con una ventina di euro vi potete gustare, seduti su un trespolo, un intero astice cotto al vapore, accompagnato da burro salato.

Times Square

Prende il nome dal New York Times (la cui sede è poi stata spostata) ed è uno dei simboli di NYC, con le sue mille luci pubblicitarie, gli enormi display, i locali, i ristoranti, i negozi e i celebri musicals che vengono allestiti nei tanti teatri sparsi tutto attorno a Broadway.

Mamma Mia, Cabaret, Chicago, The King Lion, Rocky, Matilda, ce ne sono tantissimi, tutti meravigliosi: organizzatevi per godervene uno, sono spettacoli davvero indimenticabili. Ah, se vi capita di passare da queste parti a capodanno potrete assistere ad uno dei countdown più ambiti e celebrati del pianeta. Certo, magari conviene venire con qualche minuto di anticipo sulla mezzanotte: probabilmente non sarete in quattro gatti a voler salutare il nuovo anno a Times Square…

Musei

Metropolitan, Guggenheim, Mo.Ma, Museo delle scienze naturali: ognuno può trovare i contenuti e i percorsi di approfondimento di suo gusto. Se vi piace andare a musei varrebbe la pena di visitarli tutti, ma bisogna fare i conti col tempo a disposizione e con le tante altre cose da vedere nella Grande Mela. Personalmente segnalo le sale dedicate agli impressionisti e all’arte europea nei secoli XIX e XX del MET. Una curiosità: l’ingresso non è più gratuito come qualche anno addietro, bisogna acquistare un regolare biglietto (il prezzo dell’ingresso viene comunque ampiamente ripagato dai contenuti).

Shopping Selvaggio

Siete nel cuore del consumismo, nella capitale dello shopping sfrenato. Abbiamo già parlato della Fifth Avenue nella seconda parte del diario di viaggio: ebbene quello è solo l’inizio, la giostra prevede molti altri giri…

Prima di salire sull’Empire State Building, fate due passi ed entrate da Macy’s, “the world’s largest store”: un grande magazzino a dir poco enorme che si snoda su 10 piani e dal quale, potete scommetterci, non uscirete senza aver acquistato qualcosa, fosse solo per la soddisfazione di pagare un paio di Levi’s 40 dollari e di non doverli accorciare, dato che i corner della Levi’s sono riforniti di tutte le taglie e le lunghezze…

Proprio di fronte a Macy’s trovate uno dei luccicosi punti vendita di Victoria’s Secret, anch’esso assolutamente da visitare: troverete un sacco di regali glamour per le vostre amiche, mogli, amanti e colleghe, e nel reparto dedicato all’intimo vi rifarete gli occhi. Se cercate abbigliamento a prezzi d’occasione fate un salto negli outlet della catena Century21 (uno si trova vicinissimo a Ground Zero); se invece siete degli sportivi entrate nei mega store Adidas e Nike, dove potrete acquistare le scarpe da runners più adatte a voi dopo una analisi video della vostra corsa su un tapis roulant. Siete in viaggio con qualche donzella? Altra tappa obbligata sono i punti vendita M.A.C. per i cosmetici (ma i maschietti di sicuro troveranno qualche rossetto o qualche smalto da regalare…). A Soho consiglio una visita a The Frye Company, un negozio di scarpe davvero splendido: che voi dobbiate fare acquisti o meno vale comunque la pena di entrare a darci una occhiata.

Si tratta solo di pochi esempi: ho citato alcuni dei negozi che siamo riusciti a visitare e che la mia memoria ha fotografato. Il numero di attività commerciali, negozi e rivendite a Manhattan è davvero impressionante e se andate in periodo di saldi, le occasioni sono ghiotte: gli unici limiti sono il tempo a disposizione e il budget da investire…

New York – Conclusioni

Al termine di questo corposo diario di viaggio suddiviso in tre capitoli, rimane da sottolineare l’aspetto più importante.

Tutte le informazioni di questi tre post possono (speriamo) risultare utili a chi volesse organizzare un viaggio a NYC o interessanti per chi volesse semplicemente viaggiare un po’ con l’immaginazione, ma si tratta di piccole tessere di un mosaico impossibile da descrivere con un mero elenco di attrazioni, paesaggi o musei.

A dirla tutta credo che la motivazione principale per innamorarsi della Grande Mela non si trovi in una mappa o in una guida; non potrà mai essere immortalata in una foto, né spiegata in modo esaustivo da un blogger citando i luoghi o i monumenti che ha visitato.

La vera magia di NYC è racchiusa nel fiume di energia che questa metropoli sprigiona in ogni quartiere, in ogni avenue, in ogni angolo di Manhattan e che travolge i turisti facendoli sentire a casa propria già dal secondo giorno.

Il vero fascino di NYC è alimentato dalla sensazione di trovarsi al centro del mondo, di essere al centro di una fucina inesauribile di idee, iniziative e tendenze, di vivere in un simbolo iconografico che trova ragion d’essere nella realtà quotidiana, nella vitalità della gente, nella sua fretta, nelle migliaia di negozi, concerti, cinema all’aperto, mostre d’arte per la strada e set cinematografici a cielo aperto.

Vivendo New York, anche per pochi giorni, nasce una strana consapevolezza: se mai deve accadere qualcosa di nuovo, di interessante, di coinvolgente, probabilmente accadrà proprio qui, in questo agglomerato di cemento, acciaio, vetro e creatività, in questo vortice inarrestabile di idee che si incrociano a milioni, in attesa di attecchire e svilupparsi in un terreno che più fertile non si può.

Al momento di tornare in patria, quando ci si reca all’aeroporto per il rientro, il piacevole languore generato dall’idea di tornare a casa si accompagna alla netta sensazione di lasciarsi alle spalle qualcosa di grande, rinunciando probabilmente ad una fetta delle opportunità che questo pazzo mondo mette a disposizione.

Che dire di più. Se vi capita l’occasione di un viaggio a NYC coglietela. Ne vale davvero la pena.

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1 Commento

  1. Grande trittico di post :-)…New York e’ nella lista dei futuri viaggi: toccherà rimanere connessi con queste pagine di ceoweb per muoversi con disinvoltura nella Grande Mela

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